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Torna al Forum" il giallo del martedi "
Creata da bluone
il
401
6 anni
buona sera community, stasera giallo!
il tenente Caldwell doveva occuparsi di un caso di suicidio, o almeno questo sembrava. doveva fare attenzione ad ogni dettaglio, perchè poteva anche trattarsi di un omicidio. Il nipote del dott. Carson, aveva trovato morto lo zio morto, riverso sulla poltrona. sul tavolo c'era una lettera indirizzata agli amici e parenti, in cui l'uomo spiegava il suo tragico gesto, e la bottiglietta del medicinale che era stato la causa della sua morte. quando il tenente Caldwell arrivò a casa carson, trovò il nipote Henry Carson ad aspettarlo, che lo condusse subito nello studio dello zio. Il tenente diede un'occhiata breve al cadavere, osservò la bottiglietta, era quasi vuota, che conteneva il liquido fatale. il nipote gli dette la lettera ed egli si concentrò su di essa, nella quale spiegava che lo zio aveva deciso di farla finita perchè non riusciva a sopportare il suo invecchiamento. Quando Caldwell finì di leggerla il nipote gli disse: " come medico, non ha avuto difficoltà nella scelta del mezzo, sapeva bene che bevendo quel medicinale sarebbe stato fatale. Povero zio! " il poliziotto riflettè per qualche istante poi scosse il capo dicendo al giovane: " non posso sapere se suo zio fosse in crisi o meno, quello che sono sicuro è che non si è suicidato. Qualcuno ha interesse a farlo credere e ha messo in atto questa messinscena. Io penso che la lettera sia un falso, se davvero il dottore avesse avuto intenzione di togliersi la vita, credo proprio che avrebbe agito diversamente " -
secondo voi quale particolare induce il tenente Caldwell a fare questa affermazione?
il tenente Caldwell doveva occuparsi di un caso di suicidio, o almeno questo sembrava. doveva fare attenzione ad ogni dettaglio, perchè poteva anche trattarsi di un omicidio. Il nipote del dott. Carson, aveva trovato morto lo zio morto, riverso sulla poltrona. sul tavolo c'era una lettera indirizzata agli amici e parenti, in cui l'uomo spiegava il suo tragico gesto, e la bottiglietta del medicinale che era stato la causa della sua morte. quando il tenente Caldwell arrivò a casa carson, trovò il nipote Henry Carson ad aspettarlo, che lo condusse subito nello studio dello zio. Il tenente diede un'occhiata breve al cadavere, osservò la bottiglietta, era quasi vuota, che conteneva il liquido fatale. il nipote gli dette la lettera ed egli si concentrò su di essa, nella quale spiegava che lo zio aveva deciso di farla finita perchè non riusciva a sopportare il suo invecchiamento. Quando Caldwell finì di leggerla il nipote gli disse: " come medico, non ha avuto difficoltà nella scelta del mezzo, sapeva bene che bevendo quel medicinale sarebbe stato fatale. Povero zio! " il poliziotto riflettè per qualche istante poi scosse il capo dicendo al giovane: " non posso sapere se suo zio fosse in crisi o meno, quello che sono sicuro è che non si è suicidato. Qualcuno ha interesse a farlo credere e ha messo in atto questa messinscena. Io penso che la lettera sia un falso, se davvero il dottore avesse avuto intenzione di togliersi la vita, credo proprio che avrebbe agito diversamente " -
secondo voi quale particolare induce il tenente Caldwell a fare questa affermazione?
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Risposte (12)
Aspetta adesso ci penso!
Comunque tornando alle indagini secondo me è strano che sia riverso sul divano se il liquido fatale era sula scrivania.
Giusto??
Allora perchè, se il liquido era fatale, bevendone un'intera boccetta non avrebbe fatto in tempo a spostarsi sul divano?
Attenderò domani il termine delle indagini :-D
...mi sono persa a metà degli indizi ihihi
Brava Lory.