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concy1960

* Riflessioni... *

Creata da concy1960 il
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6 anni
Nel corso delle mie recenti vacanze estive, sono andata a fare visita al Sacrario Militare di Redipuglia. Un luogo suggestivo e commovente, creato in memoria dei numerosissimi soldati italiani che persero la vita durante la Prima Guerra Mondiale. Non nascondo che ho pianto all'arrivo, soprattutto nel vedere sventolare nel cielo blu il nostro Tricolore e nel pensare al sacrificio di tanti uomini che hanno combattuto e lasciato la vita sul Piave e l'Isonzo...
Tra le varie iscrizioni che ho letto, questa di cui pubblico la foto, è stata quella che mi ha fatto pensare e riflettere di più; quella su cui, a mio avviso, dovrebbero pensare i ragazzi, i giovani che non hanno ancora compreso pienamente il concetto di appartenenza ad una Patria ed il conseguente amore per il proprio Paese. Questo pezzo di Storia d'Italia mi è caro perché il mio nonno materno ha combattuto ed è rimasto ferito in quei luoghi. Tramite i suoi racconti, tramandati a mia madre e da lei narrati a me, ho conosciuto storie di amicizia e solidarietà, ma anche fatti tristi. Se potete, andate a visitare Redipuglia; ne tornerete migliori nell'animo......
C😌ncetta *


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Risposte (3)

luanak
luanak il
Posso solo immaginare l'emozione.
Anni fa sono stata in America ed ho visitato il Cimitero di Arlington. Ricordo ancora che non riuscivo ad aprire bocca. Avevo la pelle d'oca...
Ricordo anch'io i racconti di mio nonno che era stato in campo di concentramento... do notte si svegliava ancora tutto agitato per la paura...
va_lentina12_21
va_lentina12_21 il
Hai perfettamente ragione!!!!!
Adesso si credono emancipati perchè si ritengono "cittadini del mondo" : se i nostri nonni non avessero protetto la nostra patria dagli invasori vorrei vedere adesso dove sarebbero i cittadini del mondo!
Ora non si ha più il rispetto di niente, tutto lasciato andare.
daenerys
daenerys il
Cara Concy, sono davvero forti queste emozioni. Io stessa ho avuto la possibilità di visitare le trincee ed il museo all'aperto sulla Croda Rossa. Non posso nemmeno lontanamente pensare di capire la paura, la solitudine ed il freddo provati da questi soldati, la maggior parte poco più che ragazzi. Tanti di loro, tornati menomati nel corpo e nella mente, hanno trascorso il resto della vita in istituti...dobbiamo davvero fare tesoro della nostra storia e trarne insegnamento per il futuro.