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Torna al ForumIl rito del "Rebechin" a Trieste
Creata da francescanes
il
1008
6 anni
Ciao community!
Mentre stavo rispondendo a qualche post, la mia attenzione è caduta sulla legenda a fondo pagina di dolcidee dove, alla voce "Chi Siamo" ci sono i tre marchi sponsor.
Forse non c'azzecca nulla... ma mi è venuto in mente il cd "REBECHIN"...
A Trieste, il "Rebechin" è lo spuntino di metà mattina e... guai a chiamarlo diversamente.... (a Trieste il dialetto è una lingua, ahahahaha :-)).
Informandomi di più su questo termine, ho scoperto che ha tradizioni antichissime: era una consuetudine per i lavoratori portuali che interrompevano i loro ritmi di lavoro a metà mattina.
Da voi ci sono termini particolari per definire lo spuntino/merenda?
Mentre stavo rispondendo a qualche post, la mia attenzione è caduta sulla legenda a fondo pagina di dolcidee dove, alla voce "Chi Siamo" ci sono i tre marchi sponsor.
Forse non c'azzecca nulla... ma mi è venuto in mente il cd "REBECHIN"...
A Trieste, il "Rebechin" è lo spuntino di metà mattina e... guai a chiamarlo diversamente.... (a Trieste il dialetto è una lingua, ahahahaha :-)).
Informandomi di più su questo termine, ho scoperto che ha tradizioni antichissime: era una consuetudine per i lavoratori portuali che interrompevano i loro ritmi di lavoro a metà mattina.
Da voi ci sono termini particolari per definire lo spuntino/merenda?
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Risposte (2)
L'unica cosa che mi viene in mente è la *schiscetta* (in dialetto Milanese) che sta ad indicare la *gavetta*.
Il nome deriva dal fatto che gli alimenti venivano schiacciati per farli entrare tutti.
Mia mamma ne ha ancora una in acciaio, con un coperchio che chiude alla perfezione grazie ad un gancio. Ora penso siano di plastica.
... Sembra sia stata una portinaia milanese ad inventatare la schiscetta intuendo la voglia di risparmio in tempi di crisi economica. Conosceva molto bene le abitudini degli impiegati che passavano di lì e quindi ha offerto un servizio, utilizzando la sua cucina. Funzionava così: l’impiegato sceglieva il piatto e il giorno dopo la portinaia consegnava a domicilio il cibo avvolto nel cellofan ”.... chissà se sarà vero...