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chiccolino

LE ORIGINI DI HALLOWEEN

Creata da chiccolino il
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11 anni
Ciao ragazze. Mi sono un po' documentata e ho scoperto che anche se apparentemente sembra che la celebrazione di Halloween non ci appartenga, almeno nella classica usanza di mascherarsi e di esporre zucche vuote illuminate, in realtà la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre rappresenta una festività che risale alle nostre più antiche tradizioni. La celebrazione cattolica di Ognissanti mostra solo il pallido ricordo della ben più antica festa di Samhain risalente agli antichi celti. Tutto il nord Italia, ad esempio, dalla Valle d'Aosta al Piemonte, dal Veneto all'Emilia fino alle Marche, è stato colonizzato da queste popolazioni sempre temute dai romani e con una cultura notevole per l'epoca. A titolo di curiosità, tutti i nomi di città, fiumi e paesi che terminano in aco, ago, ico, igo (Giussago, Rovigo), in ate (Gallarate, Andrate), in visio o viso (Treviso, Monviso) e in duno o uno (Belluno), indicano una presenza celtica che si è protratta abbastanza a lungo per lasciare il segno sulla denominazione di tali località. Si possono persino trovare parecchi reperti o rocce celtiche frugando tra le valli alpine del Piemonte, della Valle d'Aosta e della Liguria. Premesso ciò, non è difficile immaginare che feste come quella di Samhain, possa essere rimasta ancora oggi come tradizione popolare. Samhain iniziava proprio la notte del 31 ottobre, letteralmente vuol dire "Riunione" o "Raccolto"; essa indicava la fine di un ciclo e l'inizio di un altro. La notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre era quindi un momento di passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo. Era considerato il momento cruciale dell'anno in cui tutto poteva accadere e in cui si poteva decidere del destino del futuro anno. Attraverso i vari riti propiziatori praticati in questo giorno, gli spiriti disincarnati (e con questi si intendevano anche fate, folletti e ninfe dei boschi oltre ai trapassati), abitando in una zona atemporale, quasi neutra, potevano attraversare il confine del loro mondo per giungere nel nostro; solo in questo giorno, infatti, si poteva comunicare con gli immortali e riceverne consigli e predizioni per il futuro. Si eseguivano riti per propiziare la fertilità della terra e per chiedere agli spiriti della natura di proteggere i futuri raccolti e di renderli abbondanti. Per mezzo di questi banchetti sontuosi, si nutrivano i morti lasciando i resti del cibo nelle mense durante la notte affinché i defunti potessero banchettare dopo i vivi, tradizione questa ancora oggi in uso in Sicilia e in altre regioni meridionali. Il fuoco acceso in un immenso falò rappresentava il sole che doveva essere costantemente rinvigorito affinché non abbandonasse i mortali. Di conseguenza, dal falò acceso si portavano in giro delle torce con cui si accendeva il nuovo fuoco in ogni casa. Inoltre questo era il giorno in cui, oltre agli spiriti buoni, avevano facoltà di accedere al mondo degli uomini anche gli spiritelli cattivi e le fate malefiche che potevano rovinare i futuri raccolti e persino rapire i bambini nelle proprie culle. Ecco allora che il fuoco teneva lontano questi esseri e proteggeva le case, a patto di restare acceso tutta la notte.Si può notare che Samhain possiede delle analogie con molte feste popolari di tutto il mondo e ricorda anche i Saturnali romani che si celebravano in ricordo della mitica età dell'oro e nei quali si danzava, banchettava e si scambiavano doni, tradizione anche questa che è rimasta in uso nel meridione d'Italia nella classica festa dei "Morti" il 2 novembre. Col tempo questi rituali vennero modificati anche per il sopraggiungere del cristianesimo e molte delle festività celtiche furono conglobate in feste cristiane tenute però proprio nei giorni delle antiche feste pagane. Come si vede, dunque, le origini della festa di Ognissanti sono da ricercare anche nell'atavico passato della nostra cultura e fanno parte delle tradizioni che ci riguardano da molto vicino. Ciò non toglie che,ai giorni nostri, la vigilia di Ognissanti (o Halloween che dir si voglia) sia ormai stata tramutata in un fenomeno commerciale ormai privo del suo originale significato. Belinda



Risposte (8)

cinzialanni
cinzialanni il
Brava Belinda, grazie per queste nozioni. Baci Cinzia
isamaxcris
isamaxcris il
GRAZIE BELINDA PER QUESTE BELLE NOTIZIE ISA
milady
milady il
molto interesante quetso tuo racconto!
miaetua
miaetua il
ciao è interessante scoprire l'origine di certe feste e tradizioni grazie, ma volevo fare una domanda alle dolcine siciliane: ma da voi sono i morti che portano i regali e dolcetti o sbaglio? Perchè da piccola conoscevo una persona che ci offriva sempre di dolcetti per il giorno dei morti ed era siciliana, ciao a tutte
pandispagna73
pandispagna73 il
Ciao Belinda. Quanto devi esserti documentata per scrivere una storia tanto dettagliata. Sarebbe stato bello vedere questo thread pubblicato tra gli editoriali di "dolci occasioni". Complimenti!!!!
danielasippi
danielasippi il
Ciao Belinda e complimenti per questo racconto! Ti sei documentata molto bene, ma hai ragione nell'affermare che queste feste diventano solo commerciali svuotandosi del loro vero significato! Buona serata e grazie. Daniela :)
chiccolino
chiccolino il
Grazie ragazze! Lo proporrò a Serena anche se credo che ormai sia tardi! Belinda
chiccolino
chiccolino il
Si,Miaetua. In Sicilia c'è questa tradizione. Ai bimbi viene detto che se durante l'anno sono stati buoni e hanno pregato per le anime dei defunti,questi,nella notte della viglia di Ognissanti,porteranno loro dolci e regali. Ma le tradizioni nelle varie regioni italiane sono tantissime! In Veneto,ad esempiio, c'è quella di intagliare e dipingere le zucche per trasformarle in lanterne (non vi ricorda qualcosa?) che simboleggiano la reurrezione! Ma potrei raccontarvene tantissime altre! Belinda