Il forum dolcidee

Ciao, io non li ho mai mangiati, però mi hai incuriosito e quindi sono andata ad informarmi sul web... e ho trovato diverse ricette,.Eccone qui una ,se ti pare dagli un' occhiata!! PREPARAZIONE TRADIZIONALE E CLASSICA DI SANTA MARIA MAGGIORE E DELLA VALLE VIGEZZO. LA PAROLA STINCHETT DERIVA DALLA PAROLA IN TEDESCO CHE SIGNIFICAVA BISCOTTO COTTO SULLA PIETRA.SI VUOLE PERO' CHE ,RITROVANDOSI IN PREPARAZIONI ANALOGHE IN SARDAGNA E IN BRETAGNA,ABBIA LONTANE ORIGINI CELTICHE.IN VERO NON SI SA CON QUANTO FONDAMENTO,TRATTANDOSI DI UNA PREPARAZIONE ANTICHISSIMA E DIFFUSISSIMA.NON SI TRATTA, IN FATTI, CHE DI UNA SOTTILISSIMA SFOGLIA,UNA VOLTA DI FARINA DI GRANO SARACENO MISTA A FARINA DI FRUMENTO,POSTA A CUOCERE SU UNA LASTRA DI FERRO,MA UN TEMPO DI PIETRA,ARROVENTATA SULLA BRACE DEL CAMINO E CONDITA CON ECCELLENTE BURRO DELLA VALLE VIGEZZO.NON DISSIMILI SONO I RUNDITT CHE E' IL TERMINE DIALETTALE PER INDICARE GLI STINCETT DI MALESCO E ZORNASCO,NON CHE GLI AMIASC DI COIMO,NOME DI CHIARA DERIVAZIONE DELL'EBRAICO AZIMO.INGRADIENTI: ACQUA -FARINA-BURRO E SALE.PREPARAZIONE:METTERE DELLA FARINA IN UNA PENTOLA AGGIUNGERE DELL'ACQUA FINO A RENDERLA COME UNA COLLA,FARLA RIPOSARE 24 ORE DOPO DI CHE STENDERE LA PASTA CON UN CUCCHIAIO IN LEGNO COME SE FOSSE UNA CREP SU UNA PENTOLA SENZA BORDATURA MOLTO CALDA,UNA VOLTA COTTA SERVIRE LO STINCHET INBURRATO CON UN PIZZICO DI SALE.BUON APPETITO!!!!!!!!!

Grande...che bei ricordi! Ti confermo che il procedimento è proprio così...io non ricordavo il tempo di riposo. Se li fai ricordati di provarli anche dolci...ciao e buona serata.