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Nei giorni a ridosso di San Valentino, la festa degli innamorati, si è tenuta la prima edizione milanese del famoso evento parigino Salon du Chocolat che da vent’anni riscuote successi ed è già stato replicato in giro per il mondo in capitali quali Londra, New York, Mosca, Beirut, Seul. Ospitata nei nuovissimi e moderni spazi The Mall a Porta Nuova Varesine, dal 13 al 15 febbraio scorsi la manifestazione ha proposto un ricco programma di degustazioni, incontri e lezioni: intrattenimento per tutti, dagli operatori del settore agli appassionati.

La botanica ha assegnato al cacao il nome Theobroma ovvero cibo degli dei. Le origini risalgono ai tempi dei Maya e pare che allora fosse ritenuto talmente prezioso da essere utilizzato come moneta nel commercio con le altre tribù. Anche gli Atzechi coltivavano il cacao e consumavano cioccolata. Esportato nel 1500 in Europa prima ad esclusiva della Spagna si diffonde poi negli altri paesi europei come lusso tra i nobili. Oggi è il cioccolato vien largamente consumato: ogni italiano consuma in media 4 chilogrammi di tavolette all’anno (la metà rispetto alla dieta dei Paesi europei) preferendo il fondente (40%) a quello al latte e a quello bianco. (Fonte: Corriere della Sera)

Il binomio amore e cioccolato trova fondamento scientifico nel fatto che l’assunzione di quest’ultimo stimola il rilascio di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello in grado di aumentare il buon umore.

Il cioccolato è stato protagonista di esibizioni, showcooking e masterclass.  Sul palco si sono alternati maîtres chocolatier e pastry chef italiani e internazionali capitanati dai noti Iginio Massari, membro della prestigiosa associazione internazionale che raggruppa i migliori pasticceri del mondo e fondatore a Brescia dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, e Gino Fabbri, presidente dell’accademia AMPI e ritenuto uno dei padri della pasticceria italiana. Ad interpretare insieme ai Maestri Pasticcieri il cioccolato anche Davide Comaschi, vincitore nel 2013 del World Chocolate Masters a Parigi, ovvero la più importante competizione mondiale per maestri cioccolatieri, e primo Ambassador del Salon du Chocolat Milano.

La Compagnia del Cioccolato,  associazione no profit fondata a Perugia nel 1995 per la promozione del cioccolato di qualità, ha guidato i visitatori in degustazioni sensoriali e alla scoperta dei migliori abbinamenti. Nella giornata di domenica ai degustatori professionali il dolce compito di assegnare gli Oscar alle eccellenze italiane nelle varie categorie conferendo ai migliori produttori la Tavoletta d’Oro 2016.

Per famiglie e bambini sono stati offerti laboratori a tema e momenti di intrattenimento in una scenografia ispirata al celebre mondo di Willy Wonka e la Fabbrica del cioccolato.

Nella capitale italiana della moda, così come a Parigi, ben si è collocata una sfilata unendo lo spettacolo al gusto del cioccolato: puntualmente tutti i pomeriggi della kermesse hanno sfilato dodici abiti a base di cioccolato creati dai giovani stilisti del Biennio in Fashion and Textile Design di NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano, con l’aiuto dei maîtres chocolatier dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, in collaborazione con Grazia Magazine.

Tra le quasi 20.000 presenze registrate molti i golosi arrivati al Salon du Chocolat per acquistare i migliori prodotti provenienti da tutta Italia e non solo. Riflettori puntati sui distretti cioccolatieri italiani, diversi per gusto e tradizione: Torino e il Piemonte, Perugia e l’Umbria, Modica e la Sicilia.

Il cacao è anche ingrediente per eccellenza della gelateria e della pasticceria. Cosa c’è di più goloso di un dolce cioccolatoso?

Crediti fotografici: Dante Marrese per Salon du Chocolat