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Da dove arrivano i coriandoli
Creata da La Redazione il
Non ci può essere una festa in maschera o una sfilata di Carnevale che non preveda il lancio dei coriandoli.
Si tratta di un’usanza antica, nata in Italia attorno al XVI secolo. All’epoca, i coriandoli erano piccole caramelle fatte con i semi dell’omonima spezia rivestiti di zucchero, che venivano tirati verso gli sposi appena uniti in matrimonio o durante le festività carnevalesche. Si trattava di veri e propri dolcetti, motivo per cui in molte lingue straniere - come inglese, tedesco, spagnolo, francese e svedese ad esempio - i coriandoli sono ancora chiamati confetti.
Nel tempo però queste piccole delizie vennero abbandonate in favore di più pratiche ed economiche piccole palline di gesso colorate, evitando così di tirarsi addosso delle leccornie.
I primi coriandoli di carta fecero la loro comparsa nel XIX secolo. Nonostante la recente nascita, la loro genesi non è del tutto certa. Si racconta che derivassero dagli scarti degli allevamenti dei bachi da seta, ma l’ingegnere civile di Trieste Ettore Fenderl ha più volte dichiarato di aver egli stesso inventato i coriandoli moderni tagliando dei pezzetti di carta perché non aveva denaro per acquistare quelli di gesso. Ma, al di là della loro vera storia e origine, i coriandoli colorati portano senza dubbio allegria e felicità tra le strade e nei cortili durante il Carnevale, così come un ottimo dolce tradizionale cucinato a partire dal Preparato per Chiacchiere cameo strappa sempre un sorriso se servito durante il periodo più allegro dell’anno!
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Commenti (8)
curioso
Ottime idee
Belli
Curiosa
Grazie!
quante belle coseeee
bellissimi
I coriandoli sono bellissimi