Dal Giappone con furore: Dorayaki alle castagne!

Una leggenda orientale narra di un samurai in fuga che si rifugiò da un contadino. Al momento della partenza, scampato il pericolo, il guerriero si dimenticò il suo "dora" (o "gong") dal generoso padrone di casa, il quale lo utilizzò per preparare il primo Dorayaki. Come avrete capito, i Dorayaki sono dolci tipici del Giappone. Particolarmente indicati per questo periodo di uggiose giornate autunnali, sono formati da due strati simili ai pancakes americani e un ripieno che in genere è costituito da marmellata di azuki (tipici fagioli giapponesi) o crema di castagne. Se anche voi siete, come me, amanti dei frutti autunnali, non vi resta che provare questa ricetta con quest'ultima variante! Gli ingredienti sono:

• 2 uova a temperatura ambiente
• 50 grammi di zucchero
• 100 grammi Farina tipo 00
• mezzo cucchiaino di lievito
• un cucchiaio di miele
• acqua q.b. o latte

Unite lo zucchero alle uova e amalgamate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungete il miele mescolando, setacciate la farina, in modo da evitare grumi e aggiungetela un po' per volta all'impasto. Infine aggiungete il lievito mischiato con un po' di acqua o di latte, a vostro piacimento. Fate scaldare un padellino antiaderente e poi versate su di esso un cucchiaio del composto, aspettate che si solidifichi e si cuocia per bene e dopo giratelo. Ricordatevi che dovrete cuocere un numero pari di cucchiai di impasto e che la cottura della seconda parte del pancake deve essere minore della prima, rimanendo meno colorito! Quando i vostri dolcetti saranno cotti, potete iniziare a spalmare sui lati più chiari la crema: chiudeteli poi sovrapponendo i lati farciti tra di loro, infine spolverate con un poco di zucchero al velo. Avrete così creato i vostri Dorayaki, che si presenteranno come "panini" dolci, più cotti all'esterno e pieni di golose castagne all'interno. Consiglio per rendere il tutto ancora più invitante: all'interno della crema inserite qualche marron glacé sbriciolato... Il risultato, vi assicuro, sarà da leccarsi i baffi!