Il capodanno cinese e i suoi dolci

Domani, 19 febbraio, si festeggia il Capodanno cinese che segna l’inizio ufficiale dell’anno della capra, ed è uno degli eventi più importanti e sentiti in Cina e nelle comunità cinesi di tutto il mondo. 

Il Capodanno cinese non cade il 31 dicembre, ma cambia data ogni anno – questo perché si basa sul calendario lunisolare – e sebbene arrivi dopo rispetto a quello occidentale, non è da meno in fatto di pietanze che imbandiscono le tavole. Anche in Oriente, infatti, mangiare a più non posso fa parte dei festeggiamenti ed è il modo preferito di accogliere l’anno a venire. 

Se tante sono le pietanze salate proposte, un posto speciale è riservato anche ai dolci. I cinesi, infatti, credono che servire dessert sia di buon auspicio per una vita dolce nel nuovo anno. È la torta Nian Gao il dolce tradizionale del Capodanno e si sviluppa verso l’alto e non è un caso: simbolicamente, infatti, rappresenta il raggiungimento di nuovi vertici di successo. Si prepara con riso glutinoso, zucchero di canna e olio, ma spesso vengono aggiunti anche semi di sesamo, datteri rossi o noci. I bambini preferiscono però il Gok jai, una sfogliatella ripiena di cocco, sesamo e arachidi o la frutta. Sulle lunghe tavolate non mancano mai, infatti, mandarini, arance e pompelmi – da mangiare o anche solo da esposizione – poiché si dice portino ricchezza e fortuna. 

Il Capodanno cinese però non è solo dolci e mangiate, ma anche esplosioni di fuochi d’artificio e spettacoli di lanterne, finiti i quali una persona per famiglia rimane alzata tutta la notte a vegliare contro gli spiriti maligni. Se volete unirvi anche voi ai festeggiamenti non dovrete andare nella lontana Cina. Tutte le comunità cinesi, infatti, festeggiano il Capodanno: Londra, New York, ma anche le nostre Roma e Milano.