Farina di carruba, un'interessante ingrediente per gli intolleranti al glutine

Cresce nelle regioni meridionali dell’Italia e in generale in tutte le zone con un clima mediterraneo. Nell’antichità i suoi semi, detti anche carati, venivano usati per pesare l’oro e le gemme preziose. È l’albero del carrubo, dai cui frutti si ricava la farina e la polpa di carruba, una valida proposta per chi è celiaco. La farina di semi di carruba è un vero e proprio addensante naturale, mentre la farina di polpa ha una consistenza e un sapore dolce molto simile al cacao.

Ma come si usano queste farine? Entrambe sono molto versatili. La farina di carruba può essere utilizzata per addensare vellutate, creme dolci, salse e addirittura gelati; la polpa, invece, è ottima per preparare dessert. Essendo molto dolce non richiede l’aggiunta di grandi quantità di zucchero. Un ingrediente “segreto” da usare per preparare torte deliziose e stupire con una gustosa novità. Come si conserva? In un barattolo di vetro con chiusura ermetica in luogo non troppo luminoso e asciutto.

Ma la vera scoperta è che la farina di carrube può essere utilizzata anche per preparare granite, pasta fresca, gnocchi, risotti e soprattutto un ottimo infuso simile al caffè, magari da accompagnare con CremeDelì Cioccolato cameo un cremosissimo dessert senza glutine, una vera gioia per i vostri sensi.

Avete voglia di qualcosa di diverso e amate sperimentare? Potete preparare dei biscotti alle carrube, simili come consistenza e sapore a quelli al cioccolato: basterà impiegare circa tre cucchiaini di farina di carrube per ogni quadratino di cioccolato richiesto dalla ricetta classica.