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RICETTE DELLE DOLCINE
Vedi altre ricetteFrati di Carnevale con patate
Creata da nadinecross il
15 persone
Facile
+120 min.
Ingredienti
- 500 g patate
- 1000 g farina
- 2 tuorlo
- 100 g Zucchero al Velo vaniglinato PANEANGELI
- 50 g zecchero semolato
- 100 g burro
- 1 bicchierino strega (o altro liquore a piacere)
- 1 limone scorza limone
- 50 g lievito di birra
- 2 bicchiere latte
- q.b. zucchero semolato per la decorazione
1) lessare le patate, lasciarle raffreddare, sbucciarle e schiacciarle
2) impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo
3) lievitare per circa 1 ora e mezzo: la pasta deve sempre rimanere coperta da un canovaccio, non deve mai prendere freddo.
4) stendere una sfoglia di circa 1 cm di spessore e farne tanti cerchi, tagliandola con un bicchiere, reimpastare fino ad utilizzare tutta la pasta
5) coprire nuovamente col canovaccio e attendere ancora 1 ora e mezzo circa
6) friggere: si prende un disco e cercando di maneggiarlo il meno possibile si fora al centro con il pollice, si tira un po' la pasta e si cala nell'olio caldo ma non troppo, 3 o 4 per ogni padellata (lasciando sempre la pasta sotto il canovaccio) rigirandoli un paio di volte nell'olio. L’olio non deve calare di temperatura ma nemmeno eccedere, altrimenti scuriscono subito e non cuociono dentro
5) decorazione: sgrondarli su carta da cucina assorbente e passarli in un piatto pieno di zucchero semolato, da tutte e due le parti.
Suggerimenti:
1) Con quella dose vengono circa 44 frati, si può fare una dose più piccola oppure la pasta lievitata si può congelare. Quando si tira fuori la pasta congelata bisogna scongelarla (la sera prima) e poi ravvivarla con un cubetto di lievito di birra e lasciarla nuovamente a lievitare sotto al canovaccio e si procede come per la pasta fresca
2) Facendo la sfoglia più massiccia 1cm e mezzo - 2 cm, possiamo fare degli ottimi bomboloni da riempire con crema o crema al cioccolato.
3) Chi è più abile può formare i frati a mano, come da tradizione, dopo la prima lievitazione e friggerli subito, l'importante, in questo caso è maneggiarli pochissimo in modo che la pasta non sgonfi: si prende un po’ di pasta a misura di pallina da ping pong o mandarino, si schiaccia appena in mano, si fora e si tira, vengono meno precisi (è la loro caratteristica tradizionale) ma si risparmia tempo ed il sapore non cambia
2) impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo
3) lievitare per circa 1 ora e mezzo: la pasta deve sempre rimanere coperta da un canovaccio, non deve mai prendere freddo.
4) stendere una sfoglia di circa 1 cm di spessore e farne tanti cerchi, tagliandola con un bicchiere, reimpastare fino ad utilizzare tutta la pasta
5) coprire nuovamente col canovaccio e attendere ancora 1 ora e mezzo circa
6) friggere: si prende un disco e cercando di maneggiarlo il meno possibile si fora al centro con il pollice, si tira un po' la pasta e si cala nell'olio caldo ma non troppo, 3 o 4 per ogni padellata (lasciando sempre la pasta sotto il canovaccio) rigirandoli un paio di volte nell'olio. L’olio non deve calare di temperatura ma nemmeno eccedere, altrimenti scuriscono subito e non cuociono dentro
5) decorazione: sgrondarli su carta da cucina assorbente e passarli in un piatto pieno di zucchero semolato, da tutte e due le parti.
Suggerimenti:
1) Con quella dose vengono circa 44 frati, si può fare una dose più piccola oppure la pasta lievitata si può congelare. Quando si tira fuori la pasta congelata bisogna scongelarla (la sera prima) e poi ravvivarla con un cubetto di lievito di birra e lasciarla nuovamente a lievitare sotto al canovaccio e si procede come per la pasta fresca
2) Facendo la sfoglia più massiccia 1cm e mezzo - 2 cm, possiamo fare degli ottimi bomboloni da riempire con crema o crema al cioccolato.
3) Chi è più abile può formare i frati a mano, come da tradizione, dopo la prima lievitazione e friggerli subito, l'importante, in questo caso è maneggiarli pochissimo in modo che la pasta non sgonfi: si prende un po’ di pasta a misura di pallina da ping pong o mandarino, si schiaccia appena in mano, si fora e si tira, vengono meno precisi (è la loro caratteristica tradizionale) ma si risparmia tempo ed il sapore non cambia
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