Uvetta o uva passa?

Tutti sanno cos’è, pochi invece conoscono la differenza tra i termini. Oggi parliamo di uvetta o uva passa, un tipo di frutta secca davvero diffusissimo. Si tratta di acini d’uva di specie apirene (ovvero che non contengono semi) esiccati e confezionati. L’uva sultanina è l’uva passa per antonomasia, ovvero è la specie più frequentemente utilizzata per questo tipo di lavorazione.

La sua origine pare risalga ai tempi dell’Impero Ottomano e il suo nome - che significa “del sultano” – rimanda alla sua provenienza orientale. La leggenda vuole che sia stato proprio il sultano in persona a dimenticarne al sole un grappolo, scoprendo per caso quanto è buona l’uva disidratata!

Prima di utilizzare l’uvetta è consigliabile reidratarla lasciandola ammollo per circa 30 minuti in una ciotola di acqua tiepida. In alcuni casi, se previsto dalla ricetta, l’infusione può avvenire anche in una soluzione liquorosa.

L’uva passa è un ingrediente fondamentale di molti dolci della tradizione, ad esempio i lombardi Panettone e Bisciola di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa in questo articolo oppure dello strudel.

È anche ottima aggiunta a un impasto per piccoli panini dolci, ovviamente da preparare con il Lievito Mastro Fornaio PANEANGELI.

Volete dare un tocco in più al Preparato per torta di Mele cameo? Aggiungete nell’impasto un pugno di uva passa e ricoprite il tutto con fettine di mela prima di infornare.

Se, infine, siete alla ricerca di qualcosa di un po’ più curioso buttatevi nella preparazione di queste ottime Girelle con crema e uvetta.

Adessi siamo curiosi... voi come usate l’uvetta?