La torta pasqualina: una torta rustica in tante versioni differenti

È quasi d’obbligo parlare di un piatto con questo nome con l’avvicinarsi della Pasqua. La torta pasqualina infatti è una torta salata cotta al forno, tipica della regione ligure, in particolare genovese, che nel periodo di Pasqua si prepara per celebrare la primavera e il risveglio della natura.

Un piatto versatile

In qualità di torta rustica rientra in quella categoria di piatti che vi possono salvare la cena in molte occasioni: può essere mangiata il giorno dopo la preparazione senza perdere di gusto, può essere gustata a temperatura ambiente ed è l’ideale per pranzi fuori casa, infatti è solita essere mangiata nei pic-nic di Pasquetta. Inoltre, è un piatto versatile che può essere servito come aperitivo, antipasto o proprio come portata principale.

La torta pasqualina originale

La versione originale del piatto è composta da un sottile doppio strato di pasta sfoglia che racchiude un gustoso ripieno di ricotta, spinaci, bietole o erbette. Non possono mancare ovviamente le uova intere, che nascoste tra gli altri ingredienti, si scoprono solamente dopo il taglio della prima fetta con un effetto sorpresa.

Ogni regione ha la propria ricetta personalizzata, che varia nelle verdure utilizzate, stufate o ripassate in padella.

Gli spinaci sono uno degli ingredienti principali di questa torta salata, ma nel caso in cui non vi piacessero non ci sono problemi. Infatti, possono essere tranquillamente sostituiti con biete o erbette lessate e poi ripassate in padella.

Non solo a Pasqua

Questa torta rustica però non si cucina solamente nel periodo della festività, anzi prevede anche una variante invernale farcita di carciofi, piselli o altre verdure di stagione. Si trasforma quindi in una normale torta salata adattabile a ogni situazione e a qualsiasi periodo dell’anno.

In realtà anche la versione originale prevedeva l’utilizzo dei carciofi, ma a causa del loro eccessivo prezzo nel periodo pasquale, sono stati sostituiti da verdure alternative.

Un’altra curiosità su questo piatto: secondo la tradizione le sfoglie utilizzate devono essere 33, per celebrare gli anni di Cristo; le uova invece sono il simbolo della rinascita della vita e della primavera.