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RICETTE DELLE DOLCINE
Vedi altre ricettepastissada de caval
Creata da gianfi il
6 persone
Facile
255 min.
Ingredienti
- 500 g carne di cavallo o di puledro a pezzi
- 500 g cipolle
- 1 (nessuna) carota
- 1 (nessuna) costa di sedano
- 2 foglio/i alloro
- 2 (nessuna) chiodi di garofano
- 1 pizzico/i cannella
- 250 g pomodori (anche in scatola)
- 500 cl vino rosso robusto (tipo Amarone)
- 1/4 bicchiere/i olio d'oliva
- 1 q.b sale
- 1 q.b pepe
Tritare cipolle, carote e sedano e mettere tutti gli ingredienti, a freddo, nella pentola. Sarebbe meglio lasciarli per 24 ore.
Mettere la pentola sul fuoco e raggiunta l'ebollizione, cuocere a fuoco basso per 6 - 7 ore.
Come per tutte le ricette veronesi a base di carne è d'obbligo accompagnarla con polenta appena fatta.
Accompagnare con l'Amarone della Valpolicella.
Diffuso in tutta la provincia di Verona, questo piatto vanta una tradizione antichissima. La ricetta viene fatta risalire addirittura al 489 d.C.
In quell'anno, nei pressi di Verona, ci fu una battaglia fra Teodorico re degli Ostrogoti e Odoacre re degli Eruli. Al termine della battaglia rimasero sul terreno diversi cavalli. Teodorico per festeggiare la vittoria, li regalò al popolo veronese, il quale per togliere il cattivo odore della carne che iniziava a decomporsi, la mise a macerare nel vino con tante spezie e verdure. La successiva cottura portò alla scoperta di questo piatto eccezionale che è divenuto un simbolo della gastronomia veronese.
Mettere la pentola sul fuoco e raggiunta l'ebollizione, cuocere a fuoco basso per 6 - 7 ore.
Come per tutte le ricette veronesi a base di carne è d'obbligo accompagnarla con polenta appena fatta.
Accompagnare con l'Amarone della Valpolicella.
Diffuso in tutta la provincia di Verona, questo piatto vanta una tradizione antichissima. La ricetta viene fatta risalire addirittura al 489 d.C.
In quell'anno, nei pressi di Verona, ci fu una battaglia fra Teodorico re degli Ostrogoti e Odoacre re degli Eruli. Al termine della battaglia rimasero sul terreno diversi cavalli. Teodorico per festeggiare la vittoria, li regalò al popolo veronese, il quale per togliere il cattivo odore della carne che iniziava a decomporsi, la mise a macerare nel vino con tante spezie e verdure. La successiva cottura portò alla scoperta di questo piatto eccezionale che è divenuto un simbolo della gastronomia veronese.
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