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RICETTE DELLE DOLCINE
Vedi altre ricettePullece e' monaco
Creata da pepyla il
10 persone
Facile
45 min.
Ingredienti
- 300 g farina
- 300 g zucchero
- 100 g mandorle
- 80 g zuccata candita o frutta candita mista
- 10 g pisto
- 6 g cannella
- 2 g ammoniaca
- 1 q.b scorza di un'arancia grattugiata
- 100 ml acqua tiepida
- 1 q.b burro
- 150 g cioccolato fondente
- 80 g zucchero fondente
- 1 cucchiaio/i acqua
- 1 q.b confettini colorati
Tostare le mandorle per una decina di minuti in forno preriscaldato a 200°.
Tritare finemente le mandorle e la zuccata.
Sulla spianatoia formare una fontana con la farina, lo zucchero, il trito di frutta candita, l'ammoniaca, la cannella, il pisto e l'acqua e lavorare fino ad ottenere un impasto abbastanza denso.
Formare delle piccole palline schiacciate ben allineate sulla placca da forno unta di burro. Infornarli in forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti.
Sfornarli e lasciarli raffreddare. A parte porre in un pentolino lo zucchero fondente con l'acqua, lasciarlo sciogliere e quindi aggiungere il cioccolato spezzettato grossolanamente. Una volta che anche la cioccolata è sciolta immergere uno ad uno i dolcetti , porli su una griglia e guarnire con dei confettini colorati.
Lasciare asciugare e servire.la ricetta è molto simile a quella dei roccocò e dei mostaccioli con qualche piccola variante.
Questi dolcetti fanno parte anch'essi della pasticceria tradizionale natalizia campana.
Sulla derivazione del loro nome ci sono state varie spiegazioni, ma quella più accreditata è che furono creati dai monaci dei conventi napoletani. Infatti il loro impasto non è altro che il misto dei vari impasti dolciari natalizi dei roccocò, mostacciuoli ecc. I monaci conventuali che in passato spesso producevano dolci e altri tipi di vivande vendevano i loro prodotti per sfamare molti poveri orfanelli. Questi dolci quindi devono presumibilmente il loro nome a questo motivo avendo infatti anche il colore dell'abito talare dei monaci...
Tritare finemente le mandorle e la zuccata.
Sulla spianatoia formare una fontana con la farina, lo zucchero, il trito di frutta candita, l'ammoniaca, la cannella, il pisto e l'acqua e lavorare fino ad ottenere un impasto abbastanza denso.
Formare delle piccole palline schiacciate ben allineate sulla placca da forno unta di burro. Infornarli in forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti.
Sfornarli e lasciarli raffreddare. A parte porre in un pentolino lo zucchero fondente con l'acqua, lasciarlo sciogliere e quindi aggiungere il cioccolato spezzettato grossolanamente. Una volta che anche la cioccolata è sciolta immergere uno ad uno i dolcetti , porli su una griglia e guarnire con dei confettini colorati.
Lasciare asciugare e servire.la ricetta è molto simile a quella dei roccocò e dei mostaccioli con qualche piccola variante.
Questi dolcetti fanno parte anch'essi della pasticceria tradizionale natalizia campana.
Sulla derivazione del loro nome ci sono state varie spiegazioni, ma quella più accreditata è che furono creati dai monaci dei conventi napoletani. Infatti il loro impasto non è altro che il misto dei vari impasti dolciari natalizi dei roccocò, mostacciuoli ecc. I monaci conventuali che in passato spesso producevano dolci e altri tipi di vivande vendevano i loro prodotti per sfamare molti poveri orfanelli. Questi dolci quindi devono presumibilmente il loro nome a questo motivo avendo infatti anche il colore dell'abito talare dei monaci...
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